Comunicato in solidarietà con Liliana Segre

Proporre Liliana Segre per la cittadinanza onoraria è diventato un fatto che va molto oltre la questione in sé: è diventato un modo concreto di dire che in questo Paese non c’è spazio per l’antisemitismo, per il negazionismo dei campi di concentramento e di sterminio e non vi può essere riconoscimento e cittadinanza politica per chi si fa portatore di queste posizioni. Preme dire che non si tratta di opinioni ma della negazione della uguaglianza tra tutti gli uomini e dei fatti storici che li hanno spesso travolti.
Per questa ragione, riteniamo che la giunta di Sesto San Giovanni abbia sbagliato gravemente nel respingere la proposta: così facendo da un lato dimostra di non aver compreso cosa sia in questione nella solidarietà, nell’affetto e nel rispetto per Liliana Segre, dall’altro di non aver considerato la storia della città, che è insignita della Medaglia d’Oro per il contributo alla lotta che ha sconfitto i regimi antisemiti del nazismo e del fascismo e per aver sofferto la deportazione di tanti suoi figli, operai e lavoratori, nei campi di concentramento e di sterminio, tra i quali Abramo Oldrini, primo Sindaco di Sesto San Giovanni repubblicana e costituzionale.
Fondazione ISEC è particolarmente vicina a Liliana Segre, per la sua storia, il suo coraggio di testimone, per la forza morale con cui reagisce alla tensione cui è sottoposta.
Il Presidente
Giovanni Cervetti