Un Vademecum per le fonti orali

Il Vademecum per il trattamento delle fonti orali affronta le problematiche inerenti la formazione, gestione, catalogazione, pubblicazione, conservazione, valorizzazione e riuso delle fonti orali e contiene una sintesi delle indicazioni utili a coloro che lavorano con le fonti orali in quanto ricercatori-trici, archivisti-e, bibliotecari-e o documentalisti-e.
È il frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto rappresentanti dell’università, degli istituti storici, della pubblica amministrazione e delle associazioni scientifiche di riferimento in Italia.
Nasce dalla presa d’atto che molti archivi orali prodotti in passato richiedono un urgente intervento di salvaguardia che ne prevenga l’irreversibile deterioramento.
Mira a informare e sensibilizzare ricercatori-trici sull’importanza di conservare e archiviare correttamente le proprie fonti orali, quale presupposto per la possibilità di valorizzarle e metterle a disposizione tanto degli stessi soggetti che hanno partecipato alla ricerca quanto di altri studiosi-e futuri.
Offre ad archivisti-e, bibliotecari-e e, più genericamente, conservatori-trici di archivi orali alcune informazioni e riferimenti di base per svolgere al meglio il loro lavoro.
Continua e rilancia una tradizione di confronto scientifico intergenerazionale e interdisciplinare e di scambio di buone pratiche tra i principali soggetti e le istituzioni che in Italia si occupano di fonti orali.

Il Vademecum si compone di tre documenti con relative appendici e una bibliografia, che sono scaricabili cliccando sui titoli:
Produzione e descrizione delle fonti orali: come impostare una scheda di rilevazione delle fonti orali e come descrivere un archivio orale.
Conservazione degli archivi orali: come procedere alla salvaguardia delle fonti orali registrate nei decenni passati, in considerazione della loro peculiare fragilità.
Valorizzazione, uso e riuso delle fonti orali: il quadro normativo da tenere presente prima di iniziare una ricerca con fonti orali e indicazioni su dove depositare gli archivi orali e come renderli accessibili ad altri.
Bibliografia e Sitografia.

Il Vademecum è stato presentato pubblicamente il 27 ottobre 2020 nel corso del webinar “Non di sola carta. Prendersi cura degli archivi orali in occasione della Giornata mondiale per il patrimonio audiovisivo istituita dall’Unesco.
Sono disponibili in rete un'accurata sintesi di Silvia Filippin pubblicata su “Il mondo degli archivi” e la registrazione completa del webinar.

È stata prorogata al 15 febbraio 2021 la scadenza per inviare osservazioni e proposte sul Vademecum: è possibile compilare un un questionario online.
Il Vademecum sarà successivamente approvato e pubblicato nella versione definitiva nel corso del 2021.

Il Vademecum è stato redatto dal Gruppo di lavoro sulle linee guida per le fonti orali: costituitosi il 20 maggio 2019, è stato coordinato da Associazione italiana scienze della voce, Associazione italiana di storia orale, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e ha visto la collaborazione di ANAI-Associazione Nazionale Archivistica Italiana, Istituto nazionale Ferruccio Parri-Rete degli istituti di storia della Resistenza e dell'età contemporanea, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", Fondazione ISEC, CLARIN Italia, Centro di sonologia computazionale dell’Università di Padova accanto alla Direzione generale Archivi, alla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d'Aosta e agli Istituti centrali del Ministero per i beni e le attività culturali che attuano e delineano pratiche descrittive e di standardizzazione del trattamento dei documenti ossia ICBSA-Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi, ICCU-Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, ICCD-Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, ICAR-Istituto centrale per gli archivi.