Annual Report 2017

Al chiudersi di un anno impegnativo, contrastato ma ricco di soddisfazioni, il pensiero di tutti quelli che lavorano, collaborano o semplicemente frequentano Fondazione ISEC non può non andare a Giuseppe Vignati, per tutti semplicemente Peppino. È in gran parte grazie a lui e alla sua tenacia se oggi Isec è uno straordinario deposito di memorie, carte, voci della nostra storia. Lo abbiamo ricordato in un incontro pubblico il 26 maggio 2017 che abbiamo voluto intitolare, per rendere giustizia alla sua modestia, “Giuseppe Vignati. Intellettuale, militante e organizzatore di cultura”. Lo ricorderemo con un volume che raccoglierà alcuni dei suoi non molti scritti e la testimonianza di quelli che con lui si sono adoperati per fare dell’allora Istituto milanese per la storia della resistenza e del movimento operaio un punto di riferimento importante per gli studi di storia contemporanea in Italia.
A me qui piace ricordarlo con una frase di Cesare Pavese (in La letteratura americana e altri saggi, 1951), che credo avrebbe sottoscritto: “Ascoltare e accettare se stessi vuol dire non dibattersi in chiacchiere, ma attendere al proprio mestiere sapendolo mestiere, umiliandosi in esso, producendo dei valori. Il calzolaio fa le scarpe e il capomastro fa le case - meno parlano del modo di farle e meglio lavorano...”.
È una lezione di stile che non dovremo dimenticare in tempi di diffusa egolatria.

Giorgio Bigatti, direttore Fondazione ISEC

ISEC Annual Report 2017