Caro Peppino

Caro Peppino, è trascorso già un anno da quando ci hai lasciati e pare un giorno appena.
A tutti noi sembra ancora strano arrivare in ISEC al mattino e non trovarti al tuo solito posto, alla scrivania intento a sbrigare qualche noiosa pratica amministrativa, oppure in sala studio a dare una mano a qualche giovane studioso nelle sue ricerche. La tua presenza era talmente assidua, nonostante tu fossi da anni in pensione, che resta inconcepibile per noi ora la tua assenza.
Sei stato per oltre 40 anni la colonna portante dell’ISEC e resti nei nostri cuori e nelle nostre menti un punto di riferimento necessario e costante, un modello di dedizione a un’idea di cultura alta e civile al contempo.
Di te resterà questo (e non è poco) e la tua umanità calda e partecipe, di cui tutti noi abbiamo beneficiato e che ci manca tremendamente.

Alberto De Cristofaro insieme ai colleghi e alle colleghe di ISEC