“Pausa pranzo. Cibo, industria e lavoro nel 900” a Milano

“Pausa pranzo. Cibo, industria e lavoro nel 900” a Milano

Dall’1 al 26 giugno la mostra sarà alla Casa della memoria per la Milano Design Week

In occasione della Milano Design Week l'Istituto nazionale Ferruccio Parri porta in Casa della memoria la mostra “Pausa pranzo. Cibo, industria e lavoro nel 900”, che propone un percorso sulle origini e trasformazioni del consumo del pranzo nelle fabbriche italiane e racconta per immagini il rito del pasto quotidiano, dalla tradizionale schiscetta portata da casa e consumata nei pressi della postazione di lavoro, alla fila nelle moderne mense self-service.
Un momento fondamentale della vita quotidiana di milioni di lavoratori e lavoratrici che rimane ancora relativamente poco indagato, nonostante l'indubbio interesse e la centralità che riveste. Una storia dalle molte sfaccettature che tocca ambiti diversi e che, nel suo dipanarsi, mostra come nel corso del Novecento, in parallelo alla industrializzazione del Paese e alla diffusione di forme di produzione di massa, siano cambiati i modi di consumare il pranzo e di prepararlo, in un processo che prima da individuale diventa collettivo, per tornare poi oggi ad essere sempre più spesso individuale. Di questa lunga vicenda, la mostra illustra i capitoli più significativi, attraverso un ampio scandaglio di archivi aziendali e sindacali.
Avviato nel 2015 da un’idea di Giorgio Bigatti in collaborazione con Sara Zanisi, Uliano Lucas e Fayçal Zaouali, il progetto ha prodotto diversi allestimenti a Sesto San Giovanni (Mi), Milano, Dalmine (Bg), Reggio Emilia: ad ogni edizione il percorso si è arricchito e approfondito con nuclei tematici dedicati ad alcuni archivi storici aziendali, come quello di Tenaris-Dalmine e delle Officine Reggiane. Anche questa tappa in Casa della Memoria non fa eccezione, con una nuova sezione dedicata alla grafica industriale.
Non solo. Allestita in occasione della Milano Design Week, "Pausa Pranzo" è stata inserita da Casa della memoria all'interno di un percorso espositivo più ampio, intitolato "Lavoro e libertà". Se il "lavoro" del titolo è ben rappresentato proprio dalla mostra "Pausa pranzo", a portare il tema della libertà è la mostra "Pane e rose. Artiste solidali per le donne afgane” a cura di Gabriella Brembati, che, esposta in contemporanea, comprende i piatti artistici che cento creative italiane hanno dedicato alle donne afghane.